ASCOLTO EPATICO O EMPATICO?

07.01.2025

Qualcuno si chiederà se sia divertente continuare a trovare termini o parole, che sembrino errori di scrittura, in realtà questa modalità, per quanto atIpica torna utile nel prendere coscienza di alcune abitudini che durante la nostra giornata lavorativa inficiano la PERFORMANCE. Se la lamentela a volte sembra essere una cosante di alcuni colleghi, capi della nostra organizzazione, allo stesso modo la responsabilità di chi la ascolta ha un peso e un impatto che regolano la soglia di stress quotidiano. L'ascolto Epatico è infatti una tipologia di ASCOLTO che ha un riflesso e un impatto nella quotidianità e può avere effetti devastanti a livello di resa, tanto quanto il traffico, il ritmo di lavoro, gli orari onerosi e altre variabili allineate. Telefonate, Webcall, chiacchierate davanti alla macchinetta del caffè diventano spesso luoghi comunicativi, in cui quello che "è solo uno sfogo", diventa la raccolta di immondizia che gli altri ci buttano addosso, per condividere, se così si può dire le avversità che il daily job offre. E solitamente questo fiume di bile, senza che ce ne accorgiamo ci contagia, ci condiziona, e soprattutto ci stanca. Cambiare questo trend passa dall'esercizio di provare ad aggiungere una M all'aggettivo Epatico, indirizzando le frustrazioni delle persone che parlano con noi, verso uno stato di coscienza di ciò che sta accadendo nel momento in cui non si riesce a controllare l'emozione negativa emergente. Come? Facendo DOMANDE, anche scomode all'occorrenza. "Scusami come posso esserti di aiuto? Se mi fai capire, ti ascolto volentieri" Questa domanda/risposta ci impone prima che ascoltare gli altri, di ascoltare noi stessi a comprendere cosa vogliamo accogliere, a quale stato d'animo connettersi. Sì un po' di frustrazione sul luogo di lavoro ci sta, ci sono emozioni che sono imprescindibili, ci sono rimostranze, proteste legittime, e critiche costruttive per disservizi, per stress aziendale, quelle determinate insomma dagli eventi. Quello che però danneggia è l'accettazione e quindi l'assorbimento di alcune dinamiche, che ci conducono poi inevitabilmente a portarci a casa il reflusso distribuito da altri. La WORKLIFEBALANCE di cui si trova menzione in ogni dove, sta diventando ormai territorio di analisi e anche di speculazione in certi casi di qualche santone, guru della crescita personale LEADERSHIP etc, e quello che non va dimenticato è che è comunque una componente su cui possiamo agire, partendo dalla palestra quotidiana. Trasformare l'ascolto Epatico, in EMPATICO, ci lega ai nostri colleghi, comprendendo le loro effettive necessità e ci spinge anche a farle riflettere, a trasformare uno "sfogo" in un momento di apprendimento, per noi e per chi lo porta. 

Oppure come direbbe mia nonna: " che la moechino lì". (Che la smettano)

Ehi, Ti stai lamentando, cosa posso davvero fare per te? Bello eh?

Riuscirci magari non sempre, ma perché non provarci?